#9 Perché non facciamo le cose che diciamo di voler fare
Il vero motivo di questa newsletter
Questa newsletter è una scusa.
Una scusa per fare quello che dico di voler fare: scrivere con costanza.
Sì, avevo bisogno di una newsletter per farlo. Anche se voglio farlo.
Ma è proprio questo il punto: spesso rimandiamo proprio le cose che desideriamo maggiormente. Perché non sono urgenti, perché non dobbiamo farlo, perché non doppiamo rendere conto a nessuno, perché sono incerte.
E allora vai con le scuse. Oggi non scrivo perché fa freddo, perché ho mal di schiena, perché ho “solo” un’ora di tempo, perché ho una consegna urgente per un cliente, perché scrivo già tutto il giorno, perché non sono ispirata, perché lo yogurt è scaduto.
La ricerca di certezze è nemica
Se aspettiamo di scrivere solo quando siamo sicuri del risultato, non scriveremo mai.
Scrivere - così come dedicarsi a qualsiasi attività creativa, artistica o imprenditoriale - significa aprirsi alla pagina bianca, al vuoto, all’incerto.
Darsi una possibilità di sbagliare, di essere noiosi, mediocri o – chissà – fantastici. Ma ci blocchiamo perché pensiamo all’esito invece che al processo.
Il forse è la parola più bella del vocabolario italiano, perché apre delle possibilità, non certezze… Perché non cerca la fine, ma va verso l’infinito.
Giacomo Leopardi
Scrivere quando non si è ispirati
Anche aspettare l’ispirazione è un ottimo modo per non scrivere mai.
Ce la immaginiamo come un lampo di genio improvviso, un’urgenza inarrestabile. Ma la verità è spesso scrivere è come andare in palestra: all’inizio pesa, ma poi ringrazi te stesso per averlo fatto.
Sedendosi a scrivere ogni mattina, così si diventa scrittori. Chi non lo fa, resta un amatore.
Gerald Brenan
Queste parole sono tanto semplici, quanto vere.
Per scrivere bisogna scrivere. Punto.
Come fare, nel concreto?
Questi sono alcuni piccoli accorgimenti che mi aiutano a scrivere con costanza, senza aspettare il momento ideale.
Mi chiedo se lo voglio davvero. Mi domando: sono pronta a dedicare tempo ed energie alla scrittura? Rispondo onestamente.
Creo spazio nel calendario. Ho bloccato due ore settimanali per scrivere questa newsletter e un altro slot per la scrittura personale (Funzionerà? Vedremo).
Frequento un corso di scrittura. Nello specifico, Creavità diretta da Chiara Gamberale, che mi aiuta a non rimanere intrappolata nella teoria.
Mi concedo di scrivere male, di cancellare, di buttare quello che ho scritto (questa fa male, lo so).
Scrivo anche quando non so cosa scrivere.
Mi do dei confini. Troppa libertà spaventa e gli esercizi di scrittura mi aiutano a stare dentro limiti precisi.
Mi ha aiutato molto la lettura del libro Agguato Creativo di Matteo di Pascale, un manuale di creatività con esercizi e spunti per superare i blocchi.
Esercizio: scrivi lo stesso
Hai cinque minuti, non di più.
Scrivi un testo iniziando con:
“Oggi non scrivo perché…”
Continua senza fermarti. Va bene qualsiasi motivo ti venga in mente, anche la scusa più assurda, tipo “perché il mio gatto mi guarda male”.
Poi rileggi quello che hai scritto e prova a trasformarlo in un’altra frase che inizi con:
“Scrivo lo stesso perché…”
Trova dei buoni motivi per farlo nonostante tutto: anche solo per il gusto di vedere dove ti porta.
Se ti va, condividi il tuo testo nel gruppo Telegram.
Alla fine, non serve nient’altro che questo: scrivere, anche male, anche senza sapere dove si va a finire. E poi continuare. Non perché dobbiamo, ma perché vogliamo.
Nel mio caso, si tratta di una forma di procrastinazione: non è che non faccio le cose, le “rimando” a quando sarò in grado di farle meglio perché sono idee troppo belle e non posso permettermi di bruciarmele con un risultato mediocre 😶
Ma (e in questo sento l’influsso della filosofia di Galimberti) si tratta di un ottimismo ingiustificato nei confronti del futuro: perché fra “X” tempo dovrei essere più in grado di ora?
Concordo che fare le cose senza aspettare l’ispirazione, partire da cose semplici e dedicare del tempo con costanza potrebbero essere delle strategie per uscire dall’empasse.
Come sta andando il corso di scrittura creativa? A volte penso che mi piacerebbe farne uno per il solo gusto di provare una cosa diversa. In realtà, la scrittura non è proprio il “mio” ambito: mi muovo con più disinvoltura nell’ambito del visuale.
sono inciampata per caso in questa newsletter e ne avevo bisogno: grazie!💌