#27 Cosa aggiungi al mondo?
Come diventare un'insalata di limoni di Procida in un mondo di insalate Caprese
Settimana scorsa è stata scompigliante.
È iniziata con un “Te la senti?” ed è finita con un “Quanto è buona l’insalata di limoni”. Nel mezzo: tante, tantissime storie.
Sono stata a Procida Racconta, il festival letterario ideato da Chiara Gamberale, in cui sei autori sono invitati a raccontarsi e scrivere, in pochi giorni, la storia di un personaggio locale.
Tina la Postina, la levatrice dell’isola, Mariagrazia… Sono solo alcune delle persone-personaggi che hanno trovato voce grazie a questa edizione. Vicende intime che diventano universali e racchiudono il senso profondo della letteratura.
Anch’io, in un certo senso, mi sono sentita personaggio e ho fatto spazio a una parte di me che è sempre stata latente. Quella che si butta, che parla sul palcoscenico dopo uno Spritz, quella fatta al 90% di ansia, ma mai abbastanza da rinunciare alle cose che ama.
Ho avuto l’occasione di intervistare Lorenza Gentile e il suo ultimo libro “Tutto il bello che ci aspetta” e, forse per la prima volta, non ho pensato di aver sbagliato tutto. Non ho pensato proprio, ho solo vissuto.
Tutto il bello che ci aspetta è già qui
Un po’ di retroscena: ho saputo che avrei presentato Lorenza lunedì. La presentazione era giovedì.
Martedì ho letto il libro, mercoledì ho pensato alle domande, giovedì le ho scritte a mano, al mare, su un taccuino regalato dal proprietario del B&B.
Questo è stato possibile solo per un motivo: il libro è scorrevole, leggero e profondo. Scivola, ma si sofferma dove serve, come fanno le buone domande. La protagonista è Selene, una trentenne in fuga dalla propria vita piena di presunti fallimenti. Parte cercando il passato e ritrova, invece, il presente.
È una storia sul tempo che passa, sulla fatica di diventare adulti, sulla magia nascosta nell’ordinario. Una testimonianza luminosa del fatto che il fallimento, in fondo, non esiste: esiste la vita che fa quello che vuole e il cambiamento, quelli sì.
E, anche se da fuori le vite degli altri sembrano perfette, da dentro sono sempre bellissime e dolorosissime.
La nostalgia è l'unico dolore sensato, perché nel richiamarti al vecchio ti spinge al nuovo viaggio. (...) Se c'è una cosa che ho capito, è che crediamo di aver sbagliato e invece abbiamo semplicemente vissuto. Ognuno ha preso la strada che gli sembrava più giusta in quel momento. E non abbiamo perso niente, perché siamo qui. Quali che siano le scelte che abbiamo fatto, ci troviamo nell'unico posto in cui potremmo essere. E andiamo avanti.
Tutto il bello che ci aspetta, Lorenza Gentile
Insomma, tutto il bello che ci aspetta non va cercato altrove: è già qui. E io mi impegno a portarne un pezzetto con me, il più a lungo possibile.
Nonostante la tentazione di aggiornare il CV dei fallimenti e di cercare l’ennesima fonte di felicità in quell’altrove che tanto ci innamora.
Lo scriveva già Elsa Morante nel 1957 ne L’isola di Arturo, il romanzo di Procida per eccellenza.
Quelli come te, che hanno due sangui diversi nelle vene, non trovano mai riposo né contentezza; e mentre sono là, vorrebbero trovarsi qua, e appena tornati qua, subito hanno voglia di scappar via. Tu te ne andrai da un luogo all’altro, come se fuggissi di prigione, o corressi in cerca di qualcuno; ma in realtà inseguirai soltanto le sorti diverse che si mischiano nel tuo sangue, perché il tuo sangue è come un animale doppio, è come un cavallo grifone, come una sirena. E potrai anche trovare qualche compagnia di tuo gusto, fra tanta gente che s’incontra al mondo; però, molto spesso, te ne starai solo. Un sangue-misto di rado si trova contento in compagnia: c’è sempre qualcosa che gli fa ombra, ma in realtà è lui che si fa ombra da se stesso, come il ladro e il tesoro, che si fanno ombra uno con l’altro.”
Togliere aspettative, aggiungere significato
Da Procida - e da Lorenza - mi porto a casa una grande lezione: la leggerezza con cui le cose accadono quando smetti di accanirti.
Un’altra perla è arrivata da Antonio Moresco, tra gli scrittori ospiti del festival. Ci ha svelato l’etimologia della parola autore, che deriva da augere, cioè “aumentare”, “far crescere”.
È autore, quindi, chi coltiva una storia, un messaggio, un progetto, una visione. Chi porta qualcosa di nuovo. Chi mette se stesso in ciò che fa.
E allora mi chiedo: cosa voglio aggiungere io, oggi?
Non solo nella scrittura, ma nei progetti che scelgo, nelle persone con cui collaboro, nelle parole che semino.
Lo chiedo anche a te, per diventare sempre più autori delle nostre vite e del mondo.
Esercizio: sii come l’insalata di limoni di Procida
Esiste solo lì. Solo con quei limoni di pane, che devono il loro nome alla buccia spessa e all’abbondante parte bianca interna (albedo) che, per consistenza e aspetto, ricorda appunto il pane.
L’insalata di limoni può nascere solo a Procida, con quella sfacciata semplicità che è tipica di quest’isola.
È un piatto dal un sapore forte, pungente, che ti fa strizzare gli occhi e poi godere. Un gusto che non assomiglia a nulla, ma che resta con te. Così unico da diventare il nostro argomento di conversazione per giorni.
“Quanto è buona l’insalata di limoni"
“Ne voglio ancora”
“Mai assaggiato nulla di simile”
Un vero e proprio linguaggio dell’amore.
Se c’è una cosa che mi ha insegnato quest’insalata è che non dobbiamo avere paura di essere diversi e audaci.
Che l’equilibrio nasce spesso dal coraggio di accostare parti apparentemente in contrasto tra loro.
Che ciò che lascia il segno ha sempre carattere, personalità, sapore.
Proprio come una buona comunicazione. Non quella che copia o compiace, ma quella che osa dire: io sono così.
L’esercizio è semplice: in un mondo di insalate Caprese, sii un’insalata di limoni procidani.
Innamorati delle tue note pungenti, delle tue diversità, di ciò che non assomiglia a nient’altro e poi portalo fuori.
Bellissima puntata Giulia! Molto interessante e con quel mood mediterraneo che piace tanto a me :)
Questa mail è una meraviglia e mi ci voleva.
Per un attimo sono arrivata lì’, a Procida, ho annusato il profumo dei fiori 🌼e ho sentito il gusto dei Limoni🍋!
L’ aria di un’ isola, meglio sé minuscola, è sempre elettrizzante e calmante allo stesso tempo .
Ciao Giulia e complimenti 🌸